L'intervento è da considerarsi come un esercizio di smontaggio e riscrittura spaziale piuttosto che di mera addizione o dilatazione degli spazi: una ricerca verso un rapporto continuo tra l'interno e l'esterno, una costruzione di nuove prospettive. Il patio è pensato per garantire il massimo livello di privacy mentre la grande finestra a cannocchiale che inquadra tutta la valle è un dispositivo architettonico che consente un rapporto diretto tra lo spazio domestico e l'esterno. Nella cornice della finestra della biblioteca ci si può sedere o sdraiare ed osservare così il paesaggio da un punto di vista privilegiato. In questo modo si è inserito un punto di vista nuovo ed inaspettato su ciò che sta fuori.